Storia del Comune

Cenni sul Paese
 

La presenza di uomini nella pianura di Piscinas, a pochi chilometri dal mare, si può ipotizzare nel Neolitico (VII° - VI° millennio a.C.); le testimonianze della grotta de su Benatzu, della grotta di Monte Miana, della roccia di Tatinu, delle Domus de Janas, in territorio limitrofo, ne costituiscono una prova diretta.
Le successive civiltà nuragica e Fenicio-Cartaginese hanno lasciato evidenti tracce e in particolar modo le fortificazioni di Pani Loriga, che servivano a difendere gli insediamenti rurali delle suddette pianure dalle genti dell'interno. In epoca romana fu valorizzata la potenzialità agricola del territorio. Nei secoli VII° - X° d.C. le frequenti incursioni saracene sulle coste e nei paesi vincitori indebolirono sempre più la presenza di Bisanzio con la conseguente formazione dei Giudicati come entità autonome.
 
Le donazioni del Giudicato di Cagliari alla Chiesa di Pisa e Genova favorirono la penetrazione pisana e genovese sino al XII° sec., risolta con il prevalere di Pisa (1257) nel Giudicato di Cagliari e, più significativamente, nella curatoria del Sulcis.
Dopo l'anno mille a Piscinas, come in altre località vicine, vi fu la presenza monacale con relativo convento. Dal 1337 la Villa o il Salto di Piscinas compare nelle carte feudali. Successivamente, Guantino de Serra ottenne nel 1355 anche le Ville di Piscinas e Giba. Nel difficile periodo delle rivolte contro la corona d'Aragona risulta che Pietro Milany, catalano, ottenne in Sardegna i feudi un tempo appartenenti alla famiglia Serra, alleata a Mariano IV° d'Arborea, e fra questi Giba e Piscinas. In seguito alla richiesta del 1538 del Sindaco di Iglesias di restituzione dei salti del fu Don Raniero Bellit alla Capitaneria della Città, nel 1587 il Parlamento ne deliberò l'approvazione.
 
Poco dopo la città di Iglesias vendette il Salto di Piscinas al Magnifico Pietro Salazar. La Villa di Piscinas, data la sua Vicinanza al mare, andò man mano decadendo per le frequenti incursioni Barbariche.
La casa padronale della famiglia Salazar, Villino Bice, è stato acquistata dal Comune di Piscinas nell'anno 2002. La Soprintendenza Regionale per i Beni e le Attività culturali per la Sardegna ha avviato, nel corso dell'anno 2003, l'istruttoria per la emanazione del provvedimento di tutela vincolistica del bene in parola, il quale ospiterà, dopo il restauro, un centro culturale con annessa biblioteca di valenza internazionale.
 

torna all'inizio del contenuto